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Dimissioni Social Media Manager del Ministro Sangiuliano, l’Associazione Nazionale SMM vuole approfondire l’accaduto per tutelare la figura dei professionisti dei social.

L’ Associazione Nazionale Social Media Manager esprime la propria preoccupazione in merito al recente episodio che ha coinvolto il Ministro della Cultura, Sangiuliano in relazione all’errore di comunicazione avvenuto durante la celebrazione dei 2500 anni di Napoli con il Comitato NEAPOLIS 2500.

La reazione del Ministro Sangiuliano, che scarica tutte le responsabilità sul Social Media Manager, mette in dubbio il valore dei professionisti che operano nel settore dei social media, evidenziando un fraintendimento riguardo il ruolo strategico di questi lavoratori. I social media manager sono professionisti altamente qualificati, capaci di gestire la comunicazione e l’immagine pubblica di eventi di grande rilevanza, e la loro professionalità è essenziale per il successo di iniziative pubbliche.

In merito a questa situazione, Riccardo Pirrone, presidente dell’Associazione Nazionale Social Media Manager ha dichiarato: “Come presidente dell’Associazione Nazionale Social Media Manager, ritengo offensivo scaricare la colpa pubblicamente e unicamente su un dipendente per un errore del genere e per questo addirittura farlo dimettere.”

Alla luce di quanto accaduto, L’ANSMM intende approfondire le dinamiche che hanno portato alle dimissioni del professionista, mettersi in contatto con lui e prendere questo caso, che è solo l’ultimo di una lunga serie di casi che hanno coinvolto personalità pubbliche che ricoprono incarichi istituzionali o di partito, per definire una volta per tutte le responsabilità e limiti della professione.

“Come ANSMM suggeriamo a politici e amministratori di rendere più chiaro e trasparente il processo di selezione e reclutamento dei social media manager affidandosi a società di recruitment specializzate nel trovare il profilo più adatto a cui affidare questo delicatissimo ruolo e conseguentemente definire il perimetro delle responsabilità evitando di utilizzare il professionista come capro espiatorio”. Ha dichiarato Renato Scattarella, Vicepresidente di ANSMM.

L’occasione è giusta per ricordare anche il lavoro che ANSMM sta portando avanti

  1. Valorizzazione della Professione: È imperativo riconoscere pubblicamente il valore dei social media manager. Lavoratori competenti e dedicati sono essenziali per gestire efficacemente la comunicazione in un’epoca in cui i social media rivestono un ruolo centrale nelle interazioni pubbliche.
  2. Necessità di Formazione: Sottolineiamo l’importanza di programmi di formazione e aggiornamento professionale per i lavoratori del settore, al fine di garantire una preparazione adeguata alle sfide e alle opportunità del mondo digitale.
  3. Condizioni di Lavoro e Salari: È essenziale affrontare le questioni relative alle condizioni di lavoro e ai compensi dei social media manager, spesso sottovalutati e non adeguatamente retribuiti per il loro lavoro. Per questo abbiamo lavorato insieme alle sigle sindacali al fine di inserire per la prima volta il social media manager all’interno del Contratto Nazionale del Lavoro dei grafici editoriali e oggi questo contratto è realtà.

Invitiamo il Ministro Sangiuliano a un incontro per discutere le necessità e le problematiche del nostro settore, affinché si possa sviluppare un dialogo costruttivo e una cooperazione fruttuosa.

In conclusione, ANSMM si rende disponibile a contribuire attivamente alla definizione di politiche che tutelino e valorizzino la professione, per evitare episodi spiacevoli come questo anche in futuro.